Cosa è successo a fine febbraio?

A fine febbraio scorso, sono state definite, dalla Conferenza Unificata Stato-Regioni, quali sono le attività edilizie (c.d.) non rilevanti da richiedere una Comunicazione Inizio Lavori (CIL), una Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (CILA), una Segnalazione Certificata Inizio Attività (SCIA), un Permesso di Costruire, ecc e quindi tutti gli interventi per i quali si può procedere senza istruire nessuna procedura edilizia.

Non spetta certamente a noi dare un opinione tecnico e politica della questione, quello che vogliamo fare, come del resto e come noto, è quello di dare una guida chiara ed esaustiva, quindi questo non sarà il solito articolo “politicamente scorretto” sull’argomento.

Innanzi tutto è stato approvato un glossario ai sensi dell’Art. 1, comma 2, del Decreto Legislativo 25/11/2016 N. 222, il cui contenuto è stato redatto in conformità ad uno schema di decreto congiunto tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero della Semplificazione e la Pubblica Amministrazione.

Una bella novità: Il glossario

Se ci volete prendere mano, il documento lo trovate qui.

Il glossario non dovrà essere recepito da Regioni e Comuni ed è diventato operativo lo scorso 22 febbraio 2018 (data della pubblicazione) ed in sostanza è un elenco (non esaustivo perché il Legislatore ne prevede l’aggiornamento e l’integrazione con le opere invece soggette a CIL, CILA, SCIA, ecc) delle principali opere edilizie realizzabili in regime di attività libera, e a parere dello scrivente, è anche una seria opportunità sia per omogeneizzare il regime giuridico che per uniformare la terminologia su tutto il territorio nazionale.

Il Legislatore ha dettagliato le varie opere in un documento unico di facile lettura

Il glossario è facilmente consultabile anche dai non addetti ai lavori, grazie ad una tabella che individua la categoria di intervento a cui appartiene un’opera edilizia ed il relativo regime giuridico ad essa connesso, infatti la tabella è così strutturata:

1. Il regime giuridico ai sensi del D.P.R. N. 380/2001 e/o D.Lgs. N. 128/2005;
2. L’elenco delle categorie di intervento ai sensi del D.P.R. N. 380/2001 e dal DLgs. 222/2016;
3. L’elenco (non esaustivo) delle principali opere che possono per ciascun elemento edilizio come richiesto dall’Art. 1, comma 2 del D. Lgs. N. 222/2016;
4. L’elenco (non esaustivo) dei principali elementi oggetto di intervento, individuati per facilitare la lettura della tabella da cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni.

Quali sono le opere che posso eseguire in edilizia libera?

Il glossario delle opere di edilizia libera, che ricordiamo, ad oggi sono 58 (ma – ricordiamo – in fase di aggiornamento ed integrazione costante!), copre diverse categorie di intervento:

• manutenzione ordinaria;
• installazione di pompe di calore;
• eliminazione delle barriere architettoniche;
• attività di ricerca nel sottosuolo;
• depositi di gas liquefatto;
• serre stagionali;
• pannelli fotovoltaici;
• aree pertinenziali;
• manufatti temporanei.

Per le detrazioni fiscali cosa succede?

A parere dello scrivente, la pubblicazione di questo glossario, oltre ad implementare un vantaggio oggettivo da parte di tutti (tecnici e non tecnici) ad avere a disposizione un documento dove si identifichi in maniera diretta ed univoca la categoria di intervento rispetto al procedimento da adottare, sia da evidenziare il percorso che tale glossario possa fare nel tempo, e cioè quello di identificare sempre più chiaramente, quali sono le opere soggette a detrazioni fiscali (36% – 50% – 65%) e quali no.

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